
DEU – Policlinico Riuniti di Foggia
Foggia, 12 luglio 2023. I sindacati FP CGIL FP CISL UIL FPL hanno inviato una nota al direttore generale del Policlinico Riuniti Pasqualone e ai direttori amministratori amministravi, sanitari e del personale della medesima struttura, sulla proposta di riorganizzazione del personale infermieristico Oss.
Ritengono che la determina del direttore generale adottata a giugno scorso sull’ adozione del “Piano Triennale di Fabbisogno di Personale”, potrebbe paventare un abbattimento dell’attività e dell’organizzazione del lavoro del Policlinico di Foggia.
“Nel metodo, non si comprende per quali ragioni si sono tenuti dei tavoli tecnici per la condivisione della proposta di riorganizzazione e successivamente, si apprende che l’Azienda, in maniera del tutto unilaterale, presenta con atto deliberativo alla Regione, la nuova riorganizzazione ancora in fase di confronto”.
Nel merito, “si ritiene assolutamente inadeguate le unità lavorative O.S.S. indicate nella proposta, che verrebbero assegnate alle strutture complesse del Policlinico e che non rispettano assolutamente le linee guida delle direttive della giunta regionale”.
Circa la “rimodulazione in base ai fabbisogni”, il piano triennale “non rispetta neanche per alcune strutture la dotazione minima di personale necessaria a garantire la continuità delle prestazioni inerenti ai servizi minimi essenziali con particolare riferimento agli O.S.S.
Si evidenzia altresì che le unità lavorative O.S.S. del Policlinico prestano servizio su 3 turni (mattino – pomeriggio – notte) e svolgono un ruolo fondamentale per l’ottimale gestione della corsia di degenza, essendo adibiti attivamente all’igiene dei pazienti ricoverati, alla distribuzione dei pasti, al trasporto dei pazienti che devono essere sottoposti a consulenze presso le altre U.O., al continuo trasporto dei pazienti nelle Sale Operatorie, alle radiologie e vari servizi.
Purtroppo tutto ciò richiede il contemporaneo utilizzo di almeno n. 2 unità O.S.S. e quindi l’assenza continua del personale O.S.S. nelle varie strutture complesse, determina il demansionamento degli infermieri in turno, costretti ad espletare mansioni non rispondenti al profilo professionale”.
Inoltre, risulta fondamentale conoscere il numero dei dipendenti beneficiari di congedi straordinari (Legge 104/92) o con limitazioni fisiche, perché riteniamo che detto personale debba essere equamente ridistribuito tra le varie strutture di degenza, oltrechè non considerato come risorsa intera.
Ancora, lo smisurato ed incontrollato modo di attingere ai fondi per lo straordinario.
E’ appena il caso di farvi rilevare che la stragrande maggioranza di personale OSS, ha terminato lo straordinario annuale usufruibile da contratto (oltre le 250 ore), come pure gli infermieri a disposizione della Direzione Sanitaria.
La “Proposta di Riorganizzazione del Personale Infermieristico ed O.S.S.” è considerata “inaccettabile ed impraticabile”.
Tutto questo comporterebbe l’impossibilità dell’organizzazione del lavoro in 3 turni (mattina – pomeriggio – notte) “con grave detrimento dell’assistenza prestata; detrimento, che si acuisce ancor di più durante i periodi delle festività, nei mesi estivi per il fisiologico periodo di ferie del personale, in caso di malattia, infortuni e per l’esiguo numero di personale O.S.S., Infermieristico e tecnici sanitari assegnati ad alcune strutture complesse.
In ultimo, la carenza cronica di personale infermieristico, O.S.S. e Tecnici Sanitari – prosegue la nota- ha prodotto un notevole incremento di ferie arretrate e REBO (giornate di ferie arretrate degli Infermieri e degli Operatori Socio-Sanitari di Comparto, smaltimento delle ore in banca ore, per le assenze dal servizio correlate alle previsioni di cui alla Legge n. 104/1992, per la trasformazione dei reparti in reparti COVID nell’ anno 2020 e per le varie Malattie e Aspettative).
Si richiede una “attenta riflessione” sulle questioni poste e su quale assistenza “forniremmo ai pazienti, di quanto si allungherebbero ulteriormente le liste di attesa dei pazienti (soprattutto con i pazienti neoplastici)”.
“InvitandoVi ancora a rivedere la riorganizzazione, decliniamo pertanto fin da ora qualsivoglia responsabilità che potrebbe derivare dall’indubbio detrimento delle possibilità assistenziali del Policlinico, da eventuali rivalse da parte dei pazienti in conseguenza delle problematiche connesse all’inopinata riduzione delle unità lavorative O.S.S. e infermieristiche ed in ultimo da eventuali azioni giudiziarie per demansionamento”, conclude al nota.
FP CGIL Foggia \ Angelo Ricucci
FP CISL Foggia \ Marcello Perulli
UIL FPL Foggia \ Luigi Giorgione